Sul blog teatrale del “Guardian” si può leggere un articolo recente, a firma di Theo Bosanquet, che esprime riguardo al teatro inglese la stessa preoccupazione presente, riguardo a quello italiano, nel mio post del 6 febbraio. Posh performing arts: is theatre becoming a club for upper-class actors?: il titolo dice già quasi tutto. L’articolo prende spunto da alcuni casi individuali di attori provenienti dalla prestigiosa università di Eton per segnalare il rischio dell’accentuarsi di un privilegio di classe nell’accesso alle professioni del teatro. Naturalmente le differenze tra Italia e Inghilterra sono molte, soprattutto nel settore della formazione e dell’educazione universitaria, ma appaiono analoghe le conseguenze dei tagli alla cultura e all’istruzione. Molto interessante e ricco di ulteriori informazioni il dibattito che si è sviluppato nei commenti al post di Bosanquet.