Prende il via la quinta edizione di Teatro Aperto, il progetto culturale del Centro Teatrale Bresciano che punta i riflettori sulla drammaturgia contemporanea e coinvolge il pubblico in un affascinante percorso di scoperta e indagine collettiva di alcuni dei testi più interessanti della scena nazionale e internazionale.

Il progetto è come sempre affidato alla direzione di Elisabetta Pozzi e da quest’anno alla consulenza artistica di Marco Archetti.

Forti del successo delle passate edizioni, di cui si è deciso di riproporre formula e appuntamenti, da novembre a maggio presenteremo, in forma di lettura scenica, copioni mai allestiti. La sfida di questa stagione riguarda la scelta di presentare al pubblico otto testi di drammaturgia italiana, pensata e scritta in lingua italiana. Una decisione che non è frutto del caso e muove da una necessità: quella di ripartire da noi stessi e di riscoprirci comunità, soprattutto dopo gli accadimenti legati alla pandemia, ovviamente non per chiudere le finestre al mondo o cedere all’autoreferenzialità – la scelta dei testi, in questo senso, parla chiaro, parla universale – ma per riaffermare, ripartendo da ciò che più strettamente ci definisce e ci chiama in causa, la nostra profonda fiducia nella capacità del teatro e della scrittura di decifrare le inquietudini del nostro tempo e di esorcizzare le nostre paure,

“trasformando le Erinni in Eumenidi”.

Si conferma la suddivisione del progetto in due parti: la prima nell’autunno 2021 e la seconda nella primavera 2022.

Tra novembre e dicembre verranno presentati tre testi, interpretati da Elisabetta PozziAlberto OnofriettiMassimiliano SpezianiGian Marco PellecchiaDaniele GaggianesiGiulia PizzimentiAnna ScolaSilvia QuarantiniGabriele Rametta.

Tutti gli incontri si svolgono al Teatro Sociale di Brescia (via F. Cavallotti) alle ore 16 dei giorni indicati.
 

Sabato 20 novembre 2021 – ore 16
Teatro Sociale di Brescia

I signori dell’universo
di Tobia Rossi
Ruth Elisabetta Pozzi
Roger Gabriele Rametta
coordinamento registico Elisabetta Pozzi

Primi anni Ottanta. Ci troviamo a Malibu, nella vita di Ruth Handler, una sessantenne di successo, fondatrice della Mattel e creatrice della bambola più celebre di sempre, Barbie. Dopo una vita indomita, spregiudicatamente dedicata all’affermazione su scala mondiale della propria creatura, ecco che Ruth vive una catastrofe: crollano rovinosamente il suo mondo e la sua credibilità ed è travolta da accuse di frode e di falso in bilancio che causano il suo allontanamento dalla fiorentissima azienda da lei stessa creata. Un giorno in casa sua fa ingresso un trentenne di nome Roger, un giardiniere in prova, che in realtà è poco interessato alle siepi e alle azalee e ha ben altri progetti. Ruth ne farà parte, che Roger lo voglia o no.

Racconto di una vita e riflessione sui simboli, I signori dell’universo è una parabola crudele sul successo, sul tradimento, sul prezzo di ogni rinascita.

Tobia Rossi (classe 1986) è drammaturgo e sceneggiatore, e collabora con i principali teatri milanesi. Tra i riconoscimenti si annoverano: la segnalazione al Premio Hystrio Scritture per la Scena_35 con La cosa brutta (2016) e il Mario Fratti Award con Nascondino (2019).  Recentemente ha partecipato al progetto Mezz’ore d’autore del Teatro Due di Parma con Il principe dei sogni belli (2020) e all’ Abbecedario per il mondo nuovo, ideato e prodotto dal Piccolo Teatro di Milano. 

Sabato 27 novembre 2021 – ore 16
Teatro Sociale di Brescia

Visita alla mamma
di Margarita Egorova
Dalia, scrittrice Giulia Pizzimenti
Yelena, sua sorella maggiore Anna Scola
Viktor, marito di Yelena Alberto Onofrietti
Alexey, cugino delle due sorelle Gian Marco Pellecchia
Lidia, figlia seienne di Yelena e Viktor Silvia Quarantini
coordinamento registico Margarita Egorova

Russia, anni 2000. Pic nic di famiglia al cimitero. Dalia, scrittrice che da vent’anni vive in Francia, e sua sorella Yelena, col marito Viktor e il cugino Alexey, si danno appuntamento in mezzo all’erba alta, presso la tomba della madre. E parlano, si ritrovano, fanno i conti: Dalia con una giovinezza di fantasie sulla vita lontano dalla Russia; Yelena con l’impossibilità di dimenticare il peso delle aspettative familiari; Alexey, alcolizzato e depresso, col un futuro da ingegnere abbandonato per avere “le mani sporche” come il padre; Viktor, piccolo mafioso del mercato nero, coi suoi sforzi per tenere unita la famiglia durante gli anni della Russia post-comunista.

Dramma di chi va e di chi resta, benedizione e maledizione della famiglia, Visita alla mamma si muove tra comico, tragico e amare certezze: perché gli anni passano, “passano le parate e rimane solo l’eco delle canzoni”.

Margarita Egorova Drammaturga e artista visiva. Nata nel 1986 a San Pietroburgo, nel 2001 si trasferisce a Milano, dove studia Lettere presso l’Università degli Studi di Milano e Nuove Tecnologie per l’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Visita alla mamma è la sua pièce d’esordio, segnalata dal Premio Hystrio nella sezione Scritture di scena nel 2013.

Sabato 18 dicembre 2021 – ore 16
Teatro Sociale di Brescia

Procedura
di Renato Gabrielli
Uno Massimiliano Speziani
Quell’altro Daniele Gaggianesi
coordinamento registico Renato GabrielliMassimiliano Speziani

Una stanza spoglia e senza finestre, in cui sta avendo luogo un confronto serrato tra due uomini. Sono seduti l’uno di fronte all’altro e si somigliano. Chi sono? A cosa si stanno sottoponendo? Sono davvero due uomini o uno dei due è un doppio, un software, un clone – insomma, un falso – lì per acquisire e immagazzinare qualcosa? Man mano che i due si confrontano, tutto si inceppa, tutto deraglia, e chi crede di possedere si scoprirà posseduto.

Procedura è un manuale distopico dell’umano, un testo che, con coraggio, prova a ridefinire ogni cosa da capo, aggirando le astrazioni e facendosi carico dei significati concreti del presente. E che si chiede cos’è il contenuto di un uomo e quale sia la materia che costituisce la nostra personalità, nel tentativo di afferrare quel mistero che, in una parola sola, e lontano da ogni algoritmo possibile, ancora osiamo chiamare “esperienza”.

Renato Gabrielli Drammaturgo e sceneggiatore, insegna alla “Paolo Grassi” e alla Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano. È autore della guida Scrivere per il teatro (Carocci, 2015). Numerosi i suoi testi teatrali rappresentati. Nel 2008 ha vinto il Premio Hystrio per la drammaturgia. Nel 2020, con Procedura, ha vinto il Premio InediTo Colline di Torino – Sezione Teatro.

Teatro Aperto è realizzato grazie al sostegno di Fondazione ASM e della Provincia di Brescia.

SAVE THE DATE
La seconda parte di Teatro Aperto si svolgerà nel 2022, da gennaio a maggio.

Il calendario degli incontri, i titoli e i cast dei testi della seconda parte saranno annunciati in conclusione della prima parte.