1.
spoiler alert
qui finisce male
è già tutto deciso e scritto
nelle segrete stanze
di sceneggiatori pigri
e malvagi che indulgono
alla moda apocalittica
io che ci posso fare
dalla mia poltrona
in cui sprofondo
un centimetro alla volta
le dita unte
ho raschiato il fondo
del mio sacchetto di chips
un vago dolore al fondoschiena
se mi alzassi
diverrebbe preciso e lancinante
no no resto qua
in balia della prossima
puntata e
della prossima ancora
anche se mi sfugge
di quale stagione
di quale serie
si assomigliano tutte?
oppure sono io
in combutta col mio
algoritmo che le faccio assomigliare
l’una all’altra e poi tutte
alla mia mente imbevuta
della banalità narrativa
di quest’epoca?
2.
fortunata l’epoca
ha detto qualcuno
(o forse era
qualcun altro)
l’epoca dicevo
che non ha bisogno di antieroi
noi ne abbiamo
parecchio bisogno
è evidente
e ne produciamo infatti
senza sosta
una serie dopo l’altra
storyline avvincenti
le loro
e violente e spiritose e prive
di qualunque promessa
di redenzione
personaggi ricchi
di tante sfumature di scuro
non chiamateli cattivi
sì certo ne fanno
di cattiverie davvero tremende
ma l’umanità
quanta umanità promana
dai loro volti
tormentati
dalle mani
che grondano sangue
non ci sono più
i cattivi di una volta
l’antieroe dei nostri tempi
è nomade e fluido e cool
e passa
da una stagione all’altra
attraversa più serie
da prequel a sequel
e poi salta
fuori dal suo canale
per affacciarsi
in un telegiornale
e sconfinare perfino
nella cosiddetta vita
ieri per esempio passeggiavo
tranquillamente per la mia strada
e me ne salta fuori uno
mi tende l’agguato
da un muro VOTA PER ME
mi ha detto
ho avuto paura
sono tornato a casa
e da allora
non esco più
tra l’altro
ora che ci ripenso
era una donna
3.
alla fine la poltrona
è il rifugio più sicuro
anche se veramente al sicuro
non può stare nessuno
di questi tempi
magari i morti
ma è solo un’ipotesi
io comunque l’ho fatta
una bella scorta di birrette
e chatto e commento
in diretta sullo schermo
minore gli eventi
sempre più inquietanti
o catastrofici che scorrono
sullo schermo più grande
più sono reali più sembrano finti
più sono finti più sembrano reali
senza neanche uno stacco
una piccola pausa
per la pubblicità
questa birra è calda
ma non mi posso alzare non voglio
per prenderne un’altra
voglio vedere cosa combina
in questa puntata il crimine nuovo
del killer dell’est
dagli occhi di ghiaccio
il più anti degli antieroi
il suo crescendo prevedibilmente esponenziale
di nefandezze e massacri
m’ipnotizza di noia e mi dico
che prima o poi ci sarà
una svolta e l’aspetto
un imprevisto
un twist
chi sarà mi chiedo
la sua ultima e più
impensabile vittima
non sarò mica io?
4.
finita la birra e strafinite
le patatine
l’apparato digerente manda
segnali confusi
e la psiche ne risente
mi faccio strane idee
anzi una sola
devo fare qualcosa fare qualcosa
l’impegno!
sono troppo vecchio
si direbbe
per impegnarmi
in maniera impegnativa
ma non è mai troppo tardi
per dare un contributo
al miglioramento
al menopeggioramento
al menomenopeggioramento
della situazione mondiale
e poi insomma
lo dico sottovoce e poi lo grido
allo schermo sempre acceso della mia smartivù
AVETE ROTTO
DANNATISSIMI ANTIEROI
siete pure prevedibili e ripetitivi
è inaccettabile che finisca il mondo
per colpa di una banda sbandata
di cialtroni malvagi e scritti male
come voi
ci penso io
che non sono un eroe
gli eroi sono fuori corso e fuori moda
e comunque non ho mai avuto
il fisico del ruolo
figuriamoci il coraggio
no no io sarò
TREMATE BASTARDI
un antiantieroe
ancora più complesso e contorto
e misterioso di chiunque di voi
finirò per fare il bene
e magari salvare il mondo
involontariamente
per l’effetto combinato e paradossale
dei miei contrastanti difetti caratteriali
turbe e traumi e tare
che annullandosi tra di loro
vi disorienteranno
vi getteranno nello scompiglio
che piano
che grande piano
manca solo qualche dettaglio
in pratica tutti
i dettagli pratici d’esecuzione
ma non importa
ci penseremo e intanto
finalmente mi rilasso
mi assopisco nella luce
intermittente del televisore
su cui va avanti
continua la solita serie
non è finita
5.
una speranza assurda
s’affaccia nel dormiveglia
s’insinua tra frammenti
di sogno disturbato
dall’audio della smartivù
ma dai ma insomma ma forse
spera il mio io sognante
non ho bisogno di impegnarmi io
in prima persona alzandomi
da questa poltrona
ci sono pur sempre
e ne abbiamo conosciuti
tanti
i buoni
certo cosiddetti
certo sedicenti
e imperfetti
ma questo passa
il convento del nostro
quotidiano storytelling
firmerò di nuovo
la solita delega in bianco
combatteranno per me
nel mio nome i buoni
a parole
ipocriti certo
ma meglio
che sinceri macellai
corrotti certo
ma non più di quanto
lo sarei io
se ne avessi la forza
o l’opportunità
sì mi tapperò
ancora una volta e
perfino nel sonno
il naso per non sentire
il fetore di muffa
di laica sacrestia
che promana dai loro
pulpiti di cartapesta
culturale
sì sì la cultura è buona
voglio crederlo anche
se ovviamente non ci credo
cinema mostre concerti libri giornali
e teatro
soprattutto se monologante
civilmente socialmente narrativamente
in un’interferenza improvvisa
un collega teatrante
civile si sbraccia
sul palcoscenico dei miei sogni
si agita ammonisce declama
nello sforzo disperato
di essere qualcuno
e io proprio con questo
suo sforzo empatizzo
e nel sonno mi commuovo
grazie collega
sto lacrimando
6.
il risveglio è brusco
e generato dal buio
inatteso e violento
come questo silenzio
senza precedenti che
mi scuote
spalanco gli occhi e le orecchie
dove sono finiti
i miei fedeli amici i personaggi
perché è svanito e dove
lo stantio ma confortante
sottofondo del loro
bla bla bla?
black-out
comincio a ragionare
è saltata la luce
nel mio appartamento o forse
in tutto il palazzo o forse
nel quartiere nulla
di grave comunque
mi alzo dalla poltrona
(che male!
al collo
alla schiena
alle ginocchia
ai piedi)
e a tentoni e a memoria
nel buio vado a controllare
il quadro elettrico
il salvavita
niente
non scatta non
si riaccende niente
vuoi vedere
che c’è già il razionamento?
oppure
a tagliarci l’energia
con forbici remote
e implacabili è stato
un antieroe?
del resto
bisogna ammettere
l’ho letto da qualche parte
che queste serie tivù
con il cosiddetto streaming
inquinano parecchio
bruciando energia nei server
una sola stagione da dodici puntate
fa più danni ambientali di un camion
euro zero che sgasa
da mezz’ora davanti
a una scuola elementare
mentre il suo guidatore
è sceso a fumarsi
uno o due pacchetti
di nazionali senza filtro
e oltretutto ci rende
più idioti la serie
qualunque serie
però (ma quanto
sono drogato?)
mi manca
vorrei la luce
datemi un po’ di luce
soltanto
perché ricominci
rinuncio volentieri al frigo
se necessario alla lavapiatti
alla lavatrice al tostapane eccetera
alla lampadina sull’armadietto del bagno
ma la serie la mia serie
datemi una serie
l’energia
per una storia qualunque
7.
ancora buio e silenzio
sono sceso per la strada
i lampioni e le insegne
i condomini e i monumenti
i semafori perfino i fanali delle auto
spenti
e non oso alzare la testa
guardare su nel cielo
l’esaurimento delle stelle
sarebbe preoccupante
tutto prelude comunque
mi pare
a un finale di stagione
eccezionale e mi aspetto
come minimo e
da un momento all’altro
centinaia di zombie
che sbucano dalla notte nera
ma zombie com’è ovvio
dalla personalità complessa
autoironici come quei vampiri
che se ti succhiano il sangue
ti tramutano
che so io
in un calciatore
o uno psicanalista
oppure
da quest’ombra prenderà
forma un bizzarro
emozionante medioevo di fantasia
con elfi e gnomi sanguinari
e fatine porno
molte
oppure
flash!
abbiamo scherzato
su le luci
era tutta una commedia
e romantica per di più
sarò a parigi o a new york
con la mia attrice
romantica preferita
al tavolino di un café
o di un bar troppo cool
io cool lei cool
sparando freddure
oppure
…
oppure?
…
…
…
ma non si può
non può essere questo
il finale
anche se da ore
sono qui sotto
casa che aspetto
e respiro
e ascolto il mio respiro
irregolare
non può essere che sia
tutto qui
senza titoli di coda
dentro al buio soltanto
il suono del mio respiro
e dei passi
pure quelli miei
avanti e indietro
indietro e avanti
in questa cella senza muri
Ci sono 2 commenti
Come mi piacerebbe interpretare il Tuo testo superlativo. Mi ha coinvolto leggendolo. Grazie
Grazie a te, Rita!