Dennis Kelly, Teatro (Amore e soldi; D.N.A.; Il mio prof. è un Troll; Orphans), Imola, Cue Press, 2016, pagg. 168, euro 15,99 cartaceo, euro 5,99.

Di Dennis Kelly, drammaturgo inglese sulla cresta dell’onda e affermato sceneggiatore televisivo (ha creato, tra l’altro, la serie Utopia), era pubblicato in traduzione italiana solo After the end; benvenuta dunque l’iniziativa di Cue Press, che presenta quattro suoi testi andati in scena tra il 2006 e il 2009. Questa selezione evidenzia la grande duttilità sul versante strutturale, unita a profonda coerenza tematica, del prolifico autore. Si passa da un complesso meccanismo di esplorazione, a ritroso nel tempo, del passato inquietante dei personaggi (Amore e soldi) a una struttura a quadri, con rapidi slittamenti spazio-temporali (D.N.A., commissionato da Connections, per attori adolescenti); da un racconto a due voci, senza attribuzione preventiva delle battute (la grottesca “fiaba” Il mio prof. è un Troll), a un dramma d’impianto tradizionale, in unità di spazio (Orphans). Ricorre il tema della violenza praticata, ma negata o elusa attraverso il linguaggio; è frequente che con le parole i personaggi di Kelly, tormentosamente, cerchino di allontanare da sé la responsabilità morale per gesti estremi che hanno compiuto o di cui per ignavia o convenienza si sono resi complici. Le situazioni attingono alla quotidianità, ma spingendosi oltre il naturalismo attraverso l’esposizione sistematica dell’eccesso. Le trame tendono a scivolare nell’implausibile, ma non conta: ciò che tiene avvinti è il ritmo sincopato, ricco di sospensioni e controtempi, di un dialogo innervato di humour nero. Siamo di fronte a una scrittura provocatoria, aggressiva, ma animata da una costante preoccupazione di ordine morale. Le valide traduzioni sono di Gian Maria Cervo, Monica Nappo e Francesco Salerno. Peccato per l’assenza di un’introduzione e delle informazioni di base sulla fortuna scenica dei testi.

(pubblicato su “Hystrio” n. 1/2017)