Caro Ministero,
Posso farti una domanda?
Scusa la confidenza, ma penso di potermela permettere, dato che non sei un Ministero come tutti gli altri – e anch’io, modestia a parte, mi ritengo un richiedente fuori dal comune.
Caro Ministero della Cultura,
Cioè del Turismo,
Dei Beni Culturali, insomma
Del Bene del Turismo,
Chi ti scrive è stato appena nominato consulente artistico unico di un nuovo consorzio di enti produttori anonimi di cultura performativa auto-denominatosi a norma della legge 626/74 comma 1bis TEATRO DEL PARAMETRO®.
Scopo sociale, regolamentare e statutario del TDP è rispettare alla lettera – e se possibile in anticipo sui tuoi desideri – tutti i parametri richiesti da te, caro Ministero, per erogare finanziamenti!… Non è meraviglioso? Non è una trovata geniale che ti risolve in un sol colpo un sacco di problemi?
Invece di lamentarci e fare sterili polemiche sulle apparenti assurdità e inevitabili ingiustizie dei tuoi criteri burocratici, noi ne raccogliamo la sfida e trasformiamo l’incubo kafkiano in opportunità italicamente creativa.
Commerciali e sperimentali, pubblici e privati, privati del pubblico, pubblicitari in privato, quotati di rosa, quotati di gioventù, quotati di nuova drammaturgia, quotati di quote rosa drammaturgiche giovanili al 2%, attenti per l’80% al bilancio e per il 20% alla qualità, ma qualche volta al 100% distratti su entrambi, occasionalmente meritocratici, fatalmente fatalisti, nel nostro corpaccione accogliamo Tutto e il suo Contrario, perché il TDP è ben più che un Teatro Nazionale, vale settanta volte sette Teatri Nazionali: è a tutti gli effetti Teatro della Nazione, figlio di quel Partito della Nazione che da sempre ama e tutela la cultura per la sua funzione sociale di maschera del http://www.renatogabrielli.it, foglia di fico su genitali avvizziti.
Ti chiediamo dunque, caro Ministero, di interrompere la valutazione delle centinaia di insignificanti domande di finanziamento finora giùnteti e di riaprire i termini stabiliti dal tuo Decreto Valore Cultura (che bel nome! vorremmo averlo inventato noi!), in modo da poter accogliere la Domanda Unica qui allegata, destinandoci in toto le risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo.
Sì, lo so. Sono 3488 pagine fitte di grafici e tabelle. Ma non trovi che analizzarle sia una gratificante sfida per i tuoi funzionari? Eroi del Turismo del Bene, troppo spesso maledetti da direttori di teatri e compagnie, che si sentivano forzati a sacrificare la loro linea artistica per rientrare negli odiati parametri. Ma quale “linea artistica”?… È un concetto superato. E chi l’ha superato siamo noi.
La linea artistica è il Parametro.
Le 3488 pagine della nostra Domanda, oltre ad avere piena legittimità ed efficacia burocratica, costituiscono la premessa di una gigantesca opera d’arte contemporanea collettiva, di una installazione/performance che rappresenterà appieno lo spirito della Nazione, quasi come il raffinato Albero della Vita che svetta sulla città da cui ti scrivo e di cui fieramente ripulisco i muri, Milano.
Ti basterà sfogliarle per capire che, grazie al nostro team di esperti aruspici dell’insondabile ministeriale, ogni sfumatura, oscillazione o misteriosa vibrazione del dio Parametro è stata sondata, analizzata, anticipata. Abbiamo creato un algoritmo capace di stabilire nell’arco di tre anni la percentuale esatta di occupazione dei posti a sedere nelle nostre migliaia di sale appositamente riunificate; e di fissare un’adeguata penalità a carico degli spettatori eventualmente mancanti. Abbiamo escogitato un nuovo, rigoroso sistema di rotazione delle cariche direttive, riorganizzate in soli quattro livelli che, in omaggio alle nostre radici storiche profonde, abbiamo così battezzato: Principi, Vassalli, Valvassori e Valvassini. A pag. 2007, nota 4, si specifica – inequivocabilmente e senza sconti a chicchessia – che a nessun Principe sarà consentito di restare in carica oltre la data della propria morte. Quanto ai Vassalli, disporranno di soli due mandati consecutivi – e poi basta, non potranno scambiarsi feudi teatrali tra di loro per più di cinque volte. I Valvassori saranno scelti con bando pubblico tra i Valvassini, i quali, a loro volta, saranno eletti dai Valvassori tramite votazioni segrete a doppio turno.
E i servi della gleba? Al loro benessere abbiamo dedicato ben 252 pagine, ricche di innovazioni esaltanti, come la fondazione in ciascun distretto feudale di una nuova Accademia, con le seguenti materie obbligatorie:
– Teologia del Parametro
– Enigmistica dei Bandi (con annesso Master internazionale)
– Laboratorio di Prova in preparazione di altri Laboratori di Prova non pagati
– Lo Zen e l’Arte di Ringraziare per la Bella Opportunità.
Ma non voglio riassumere oltre, caro Ministero del, per non rovinare il piacere della lettura ai tuoi senz’altro lusingati funzionari. Mi limito a sottolineare, a nome di tutto il Teatro del Parametro, che accogliere la nostra Domanda arrivata fuori tempo massimo sarà per te non solo una goduria, ma anche l’adempimento di un dovere istituzionale, ai sensi del DDL 23.111 del 17/5/2015 recante la dicitura “Misure eccezionali atte a risolvere immediatamente emergenze immaginarie”.
Saluti riformisti!
Renato Gabrielli
Consulente Artistico del TDP
P.S. – Ah, senti, un’altra cosa, che resti tra noi… E scusa per il tono un po’ arrogante di prima, ma mi hanno detto che usarlo in pubblico serve per farsi rispettare. Insomma, volevo dirti che se per caso, spero di no, ma che se per caso non accogli questa Domanda… Magari perché è prematura, forse riformisticamente troppo avanzata… Be’, ne avrei un’altra di riserva, riservata, molto più piccola, direi personale… Non è che potresti finanziarmi singolarmente come DRIN? Cioè Drammaturgo di Riconosciuto Interesse Nevrotico, capace di produrre ogni anno almeno due testi contorti, squilibrati e disturbanti, creando così un ampio indotto lavorativo per i critici e gli psicologi chiamati a interpretarli, nonché per i gestori dei bar nei pressi dei teatri in cui saranno rappresentati – con un’impennata media prevista del 22% nel consumo di alcoolici forti da parte degli spettatori? Tali copioni saranno della lunghezza obbligatoria di non meno del 75% di 42 pagine in formato A4, carattere arial 12, interlinea 2; la loro conformità ai requisiti DRIN sarà valutata da una Commissione di sette esperti indipendenti che conosco personalmente ma frequento con discrezione, perché io sono fuori da certi giochi, sia chiaro!… Scusa se mi riscaldo, ma le losche logiche consociative da vecchia Italia io non le sopporto più. Finalmente le cose stanno cambiando, anche grazie a te! Ed è per questo che saluto con vero affetto te e la tua famiglia – voglio dire, abbraccio in un solo grande abbraccio tutte le famiglie dei tuoi dipendenti. E vi chiedo di pensare anche alla mia, di famiglia, mentre valutate imparzialmente queste Domande.
Ciao, eh?
R.