Archive for February, 2012
L’epidemia di buon senso che da qualche mese ha colpito l’Italia a me pare buffa e, per certi versi, un po’ sospetta. Sarà forse perché i toni esasperati del dibattito pubblico del passato ventennio, smorzandosi all’improvviso, fanno risaltare come oracoli di saggezza le più scontate ovvietà. “Niente cultura, niente sviluppo” afferma perentorio il manifesto pubblicato [ READ MORE ]
Sul blog teatrale del “Guardian” si può leggere un articolo recente, a firma di Theo Bosanquet, che esprime riguardo al teatro inglese la stessa preoccupazione presente, riguardo a quello italiano, nel mio post del 6 febbraio. Posh performing arts: is theatre becoming a club for upper-class actors?: il titolo dice già quasi tutto. L’articolo prende [ READ MORE ]
Nel passaggio dal governo dissoluto a quello sobrio, sta cambiando qualcosa per il teatro italiano? Forse per un eccesso di pacata riservatezza, il ministro della cultura Ornaghi non ha rivelato granché sulle sue intenzioni. Non mi risulta che progredisca in parlamento la “legge-quadro” sul teatro, attesa da decenni, su cui pare si sia trovata tempo [ READ MORE ]