Da nostalgico, anacronistico amante della finzione pura, seguo con un misto di curiosità intellettuale e fastidio l’affermarsi, nelle arti contemporanee, di una vasta tendenza a portare sulla scena, sulla pagina, sugli schermi, quella che si vuol fare apparire una “realtà” immediata, che scavalca mimesi, rappresentazione e filtri interpretativi. La questione è complessa, ma lo scrittore [ READ MORE ]